Santuario animista che sorge sull'Alto Niger, quasi al confine meridionale del
Mali dove, ogni sette anni, si radunano i capi tribali dei vari aggruppamenti
mandingo, sudanesi dell'Alto Niger comprendenti le tribù Malinke,
Soninke, Dialonke, Bambara e Khassonke, che non hanno aderito né al
Cristianesimo né all'Islam. Le varie tribù, anche se eternamente
in guerra tra loro, in occasione del raduno depongono inimicizie e rancori per
celebrare una grande festa che dura 15 giorni con danze e sacrifici. La festa
è, di norma, organizzata dalla società segreta
Komo,
un'organizzazione maschile dei Bambara, talvolta appoggiata dalla società
segreta femminile
Koré. Tra i vari sacrifici effettuati presso il
santuario è quello del
Komo-tigi, cioè dello stesso capo
della società segreta che, giunto all'apice della conoscenza dei
"misteri", deve subire la morte rituale. Durante la festa i
griot, i
cantastorie locali, narrano le storie epiche dei loro antenati e particolarmente
dell'eroe Ci Wara che i Bambara immaginano in veste di antilope. A questo eroe
culturale è dedicata anche la
danza dell'antilope: un uomo con la
maschera raffigurante l'antilope finge di essere ferito e di morire mentre gli
altri danzatori lo circondano al suono di tamburi; dalla morte nasce la
vita.